IL BARMAN RACCONTA
dal passato al presente, come e perché, l'utilizzo delle 'Tecniche di Miscelazione'.
dal passato al presente, come e perché, l'utilizzo delle 'Tecniche di Miscelazione'.
Le tecniche di miscelazione stanno alla base delle competenze di un barman e permettono di andare a miscelare due o più prodotti differenti rendendoli un prodotto finale unico per sentori, note e sapore ovvero il nostro ricercato cocktail.
Esistono diverse tecniche di miscelazione, ognuna per un differente scopo ed adatta all'utilizzo per la miscelazione di prodotti di differente tipologia in base che questi ultimi siano liquori, vermouth, succhi, sciroppi, etc..
Il ghiaccio in questo argomento gioca un ruolo fondamentale, motivo per cui è consigliato sicuramente l'utilizzo di un ghiaccio a cubi pieni o eventualmente un chunk - anche se andrà ad alzare il nostro drink cost!
Il ghiaccio a cubi cavi tende a sciogliersi molto più rapidamente andando ad annacquare il nostro cocktail e se shakerato si frammenta quasi a diventare ghiaccio pilè.
Ricordiamoci inoltre di non versare le componenti alcoliche sul ghiaccio che tenderebbe a sciogliersi già prima di essere utilizzato o servito!
Questa tecnica, conosciuta sicuramente come la più semplice di tutte, consiste nel versare tutti gli ingredienti del nostro cocktail (presenti in ricetta) direttamente nel nostro bicchiere di servizio (precedentemente raffreddato) andando poi a colmare con del ghiaccio e ad aggiungere l'eventuale garnish (decorazione).
Questa tecnica è stata da sempre utilizzata per cocktail classici, il negroni è un valido esempio di questi, ad oggi sostituita spesso da altre tecniche di miscelazione che ci consentono di ammorbidire maggiormente il sapore del nostro cocktail.
Diluizione: quasi pari a 0.
Strumenti necessari: Barspoon - Bicchiere di servizio.
Comune sentirla nominare quando si parla di cocktail in cui sono presenti succhi e sciroppi che necessitano di questa tecnica per una miscelazione adeguata.
Consiste nel:
- Raffreddare inizialmente il nostro bicchiere di servizio e il nostro shaker;
- Versare tutti gli ingredienti nel nostro shaker, ricordando di escludere gli eventuali sodati presenti in ricetta;
- Colmare di ghiaccio e shakerare adeguatamente;
- Versiamo il contenuto del nostro shaker nel nostro bicchiere di servizio (precedentemente ghiacciato) attraverso l'utilizzo dello strainer;
- Colmiamo il nostro bicchiere di servizio con del ghiaccio e andiamo a mettere garnish e cannuccia ove previste.
+ Extra: possiamo effettuare un double strain, attraverso l'utilizzo di un colino a maglia fine, quando sono presenti eventuali succhi di agrumi freschi che possono con le loro piccole fibre creare fastidio durante la bevuta.
Diluizione: elevata e maggiore con una shakerata più lunga. Sconsigliato l'utilizzo di ghiaccio a cubi cavi in quanto durante la shakerata si frammenta quasi a diventare ghiaccio pilè.
Strumenti necessari: Shaker - Strainer - Bicchiere di Servizio
Tecnica elegante che si sposa perfettamente con cocktail aventi in ricetta bitter e vermouth.
Entra in gioco un altro strumento, il Mixing glass, non altro che un grande 'contenitore' avente forma di un enorme bicchiere che possiamo trovare sotto il nome di Gallone (la versione Italiana ancora più elegante) inventato da uno dei migliori barman veneziani, fondatore dell'Harry's Bar, Giuseppe Cipriani.
Il Mixing glass a Gallone fu creato per miscelare perfettamente un Martini Cocktail.
Ma torniamo alla tecnica..
La Stir and Strain ci dà modo di ammorbidire le componenti alcoliche che risulterebbero troppo aggressive per il nostro palato, tutto ciò a nostro piacimento e senza andare ad annacquare il nostro cocktail.
Consiste nel:
- Raffreddare inizialmente il nostro bicchiere di servizio e il nostro Mixing Glass;
- Versare tutti gli ingredienti nel Mixing glass, ricordandoci di svuotarlo precedentemente dal ghiaccio;
- Colmare di ghiaccio & Stir, attraverso l'utilizzo del nostro barspoon;
- Versiamo il contenuto nel nostro bicchiere di servizio (precedentemente ghiacciato) attraverso l'utilizzo dello strainer;
- Colmiamo il nostro bicchiere di servizio con del ghiaccio e andiamo a mettere garnish e cannuccia ove previste.
Diluizione: in media minore rispetto ad una shakerata e direttamente proporzionale al tempo di Stir. Sconsigliato l'utilizzo di ghiaccio a cubi cavi che potrebbe diluire troppo il nostro cocktail andando ad annacquarlo.
Strumenti necessari: Mixing glass - Barspoon - Strainer - Bicchiere di Servizio
Con queste tecniche possiamo chiudere l'argomento delle tecniche fondamentali ma vediamone delle altre, non meno importanti per la miscelazione moderna!
Tecnica tornata di moda solo da pochi anni ma con una grande storia alle spalle.
Fu infatti resa famosa da Jerry Thomas che utilizzò il Throwing per la realizzazione del 'blue blazer', uno dei suoi cocktail più famosi. Consiste nell'utilizzo di due recipienti, molto spesso si utilizzano i thin dei boston shaker, uno colmo di ghiaccio con uno strainer e l'altro vuoto. Si versano tutti i componenti in uno dei due thin e si passa poi tutto il contenuto da un thin all'altro, ripetendo più e più volte. Versare poi nel nostro bicchiere di servizio e concludere con eventuale garnish e cannuccia.
Questa tecnica va ad ossigenare i componenti del nostro cocktail che acquisiscono una maggiore fragranza.
Si può effettuare eventualmente senza ghiaccio se non vogliamo anche diluire il nostro cocktail.
Eventuale diluizione: in media minore rispetto ad una shakerata e direttamente proporzionale al numero di ripetizioni. Sconsigliato l'utilizzo di ghiaccio a cubi cavi che potrebbe diluire troppo il nostro cocktail andando ad annacquarlo.
Strumenti necessari: Boston Shaker - Strainer - Bicchiere di Servizio
Tecnica fondamentale per cocktail che prevedono agrumi a pezzi e che andremo a pestare attraverso l'utilizzo di un muddler, ovvero un particolare pestello. La Caipirinha è il primo cocktail che ci viene in mente pensando a questa tecnica ove è fondamentale pestare gli spicchi di lime.
Strumenti necessari: Muddler - Bicchiere di Servizio
Tecnica indispensabile per la realizzazione della versione frozen di alcuni cocktail particolarmente conosciuti (dalla pina colada al daiquiri). Consiste nell'utilizzo di un frullatore professionale, chiamato Blender, nel quale vengono versati tutti gli ingredienti accompagnati da una precisa quantità di ghiaccio a cubi o pilè.
Diluizione: pari alla quantità di ghiaccio immesso nel blender e al tempo di azione del blender stesso.
Strumenti necessari: Blender - Bicchiere di Servizio
Tecnica che consiste in una shakerata senza ghiaccio dei componenti del cocktail, è comune per cocktail contenenti albume o prodotti per la creazione di foam, come i classici Sour! Possiamo eseguirla anche precedentemente ad una shakerata con ghiaccio e ci troveremo quindi davanti ad una DRY SHAKE + SHAKE & STRAIN.
Data di Pubblicazione: 1012024
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